“Ho in
me risorse immediate, vorrei dire…per condurre la mia ricerca, per poter
inventare, per scoprire, con mezzi che sento nel mio intimo, che da soli hanno
la forza di incendiare, di bruciare, di splendere, come un pensiero, di luce
eterna, e di aprire un varco di luce nella più oscura eternità del nostro
piccolo mondo… Così sento incessantemente qualcosa di più, qualcosa d’altro, una
luce che dal mio intimo brilla all’infinito…
Sono talmente ricco da essere
costretto a dilapidare ciò che è in me”. (Egon Schiele, Lettera a Oskar Reichel,
settembre 1911).
* Egon SCHIELE
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